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venerdì 18 ottobre 2013

Navid Nuur | Broken circle | 2011

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Navid Nuur | Broken circle | 2011
Il colore del neon è determinato dal tipo di gas utilizzato nel tubo e dal rivestimento di polveri fluorescenti della parte interna.

C'è un momento di totale trasformazione tra il colore originale del gas nel tubo e la luce che viene emessa dal tubo attraverso la polvere.

La ricerca di Navid Nuur si muove a partire dalla possibilità che si può anche contenere il gas in varie forme di vetro, che il rivestimento può essere di qualsiasi tipo di polvere, che è anche possibile riempire i tubi con frammenti di vetro rotto, e che si può anche ottenere che un tubo al neon emetta luce esponendolo a delle onde radio.

Mi sono molto interessato a questa proprietà quasi metafisiche e mi sono messo al lavoro. Credo sia giunto il momento di pensare un’illuminazione al neon libera dalle catene di funzionalità e in grado di intensificare il rapporto con l'arte. Sono ancora nel bel mezzo di questo processo.
www.navidnuur.nl

lunedì 14 ottobre 2013

CANCHA / 13a Biennale d'Architettura di Venezia

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foto: Estudio Palma
Cancha è una parola quechua pre-ispanica che indica uno spazio vuoto che consente la creazione di legami con la propria terra e tra le persone. Il riferimento è usato per comprendere il territorio cileno, che non è urbano, ma territoriale.

E' anche il nome del padiflione cileno alla 13a Biennale di Architettura di Venezia, dove vi sono sette testi inediti e saggi visivi sul territorio cileno, realizzati da sette architetti cileni; sette punti di vista per pensare e far conoscere il significato architettonico del territorio in un momento critico di cambiamento sociale.

Gli artisti Pedro Pulido e Ivan Navarro hanno realizzato una scultura luminosa per l'occasione.

foto: Nico Saieh
articolo su domus

lunedì 1 luglio 2013

Ivan Navarro | threshold | Biennale di Venezia 2009

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Ivan Navarro
| Ivan Navarro |
Alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia 2009 il Cile ha presentata il lavoro di Iván Navarro.

Nato a Santiago del Cile nel 1972, l'artista è conosciuto a livello internazionale grazie ad una serie di mostre personali.

Per Venezia, Iván Navarro ha creato un gruppo di opere in una prospettiva socio-politica - un tema presente in tutta la sua opera. Il padiglione accoglie diversi elementi.

Death Row è composto da tredici porte in alluminio con un tubo fluorescente all'interno.

BED è una scultura circolare che da l'impressione di essere un pozzo senza fondo in cui la parola "BED", realizzata con la tecnologia a catodo freddo, si ripedte all'infinito.

Ivan Navarro Ivan Navarro

Il suo lavoro pone domande sulla possibilità di un mondo al di là del muro, ma eliminando la possibilità di attraversarlo. Questo elemento di illusione e il parallelismo tra l'umano e l'energia elettrica, nella sua espressione industriale delle lampade fluorescenti a catodo freddo, sono caratteristiche costanti nel percorso artistico di Navarro.

I materiali che usa, segnati da apparente freddezza, sono totalmente dipendenti dall'energia elettrica, proponendo una metafora sui fluidi corporei e sulla loro azione nel generare e sostenere la vita.

rendering padiglione del Chile - [archiattack]
rendering Padiglione del Chile - [archiattack] per Ivan Navarro
www.ivan-navarro.com
www.facebook.com/Ivan.Navarro.artist

mercoledì 26 giugno 2013

Illuminazione di una gola luminosa

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| esempio di gola luminosa |
La realizzazione di una gola luminosa è una possibilità che può caratterizzare uno spazio e allo stesso tempo illuminare senza l'ausilio di ingombranti corpi illuminanti.

Infatti la gola luminosa, il più delle volte realizzata in catongesso, consente di allocare al suo interno corpi illuminanti che possono essere strip led, reglette fluorecenti o tubi fluorescenti a catodo freddo.

Vediamo vantaggi e svantaggi di queste differenti soluzioni per l'illuminazione per interni.

Le strip led sono ottime per la relizzazione di effetti di luce ed hanno il vantaggio di avere dimensioni molto ridotte e lunga durata. Dal punto di vista illuminotecnico però presentano alcuni svantaggi: bassa emissione luminosa rispetto ad altre soluzioni, emissione della luce solo da un lato con una apertura di circa 140°, gamma cromatica limitata a pochissimi colori (in alternativa si può ricorrere a strip led RGB ma i costi lievitano).

Le reglette fluorescenti hanno una migliore emissione luminosa, ma creano alcuni problemi nel caso di forme curve. inoltre bisogna avere cura di sovrapporle di crica 10cm l'una sull'altra per evitare di avere fastidiose zone d'ombra tra una reglette ed un'altra.

strip led e gola luminosa con reglette sovrapposte

La soluzione con tubi fluorescenti a catodo freddo è l'ideale quando si ha bisogno di una buona emissione di luce e quando si devono eilluminare forme non lineari o circolari perché possono essere curvate seguendo esattamente l'andamento della gola luminosa. Anche nel caso di gola luminosa lineare il catodo freddo presenta grossi vantaggi in quanto ogni singolo tubo può essere della lunghezza desiderata (da 30 a 3000cm) e se c'è necessità di posizionare più tubi, questi posso essere affiancati senza sovrapposizione in quanto non si crea nessuna zona d'ombra con nel caso delle reglette fluorescenti.

soluzione con reglette fluorescenti: si notano le zone d'ombra tra un apparecchio ed il successivo dovute alla mancata sovrapposizione delle stese

Inoltre il catodo freddo è disponibile in una ampia gamma di colori e in tutte le gradazioni di bianco ( da 2700°K a 6500°K). Altra caratteristica interessante delle lampade a catodo freddo è la lunghissima durata (circa 60.000ore) che consentono di illuminare gole luminose difficili da raggiungere (magari perchè sono molto in alto, come nel caso di cinema o centri commerciali, aeroporti, ecc) riducendo al minimo i costi di manutenzione rispetto all'utilizzo delle reglette che hanno una durata di 18.000ore e devono essere frequentemente sostituite).

illuminazione con tubi fluorescenti a catodo freddo

lunedì 10 giugno 2013

lighting design | i vantaggi della tecnologia a catodo freddo.

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Duomo di Benevento
| Duomo di Benevento |
L'applicazione più conosciuta della tecnologia delle lampade a catodo freddo è la realizzazione delle insegne luminose al neon che hanno invaso le città dall'inizio del '900.

Ma già dagli anni venti se ne servirono architetti e ingegneri, che ne fecero uno dei materiali più ricchi di potenzialità espressive tra quelli utilizzati nella progettazione della luce.

L'invenzione di Claude, dapprima limitata al solo uso del gas neon con la sua caratteristica colorazione rosso-arancio, con il tempo ha raggiunto una intensa gamma di colori che unita alla sua capacità di assumere molteplici forme ne ha fatto un nuovo materiale nelle mani dei lighting designer.

Dal punto di vista dell'illuminazione architetturale le lampade a catodo freddo sono un "materiale" che ha sviluppato notevole qualità illuminotecnica:
  • versatilità formale e dimensionale;
  • buon rapporto lumen/watt, ottima resa cromatica, ampia gamma di colori, differenti temperature di colore (da 2700°K a 6500°K);
  •  lunghissima durata (50,000 – 90,000 ore), dimmerabilità senza variazione della temperatura di colore, resistenza alle vibrazioni meccaniche, resistenza all'acqua;
  • possibilità di realizzare effetti cambiacolore RGB.
La lavorazione delle forme è ancora affidata alla sapiente mano dei maestri vetrai, ma all'interno di un ciclo di produzione industriale che ne fa una ottima alternativa alle lampade fluorescenti tradizionali e alle strip led.

L'interesse che suscita nei progetti di lighting design risiede nella possibilità di realizzare elementi luminosi su misura, e con caratteristiche tecniche che garantiscono qualità e sostenibilità sia dal punto di vista del consumo energetico che dal punto di vista del riciclaggio a fine vita delle lampade.

Grazie alle dimensioni minime e alla lavorazione quasi "sartoriale" la luce può dunque adattarsi al progetto architettonico in maniera totale come nel caso della recente Roca London Gallery progettata da Zaha Hadid, dove le forme organiche degli interni accolgono al loro interno i tubi luminosi.

Un altro aspetto interessante è che la norma europea specifica che un oggetto contenente una lampada a catodo freddo, come ad esempio un grande lampadario disegnato ad hoc per una hall di un albergo, non necessita di specifica certificazione. Questo consente di creare strutture luminose di ogni tipo e in piena sicurezza.

Che sia utilizzato dagli artisti, dagli architetti, dai designer o dagli ingegneri, il catodo freddo è un materiale che unisce potenzialità espressive e peculiarità tecniche che ne fanno un ottimo "materiale" per chi lavora con luce.

Cinema SPA

sabato 1 giugno 2013

Neon Museum Las Vegas

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Neon Museum Las Vegas
| The Neon Museum |
Dal 1996 esiste a Las Vegas un museo che si preoccupa di raccogliere, conservare, studiare ed esporre le insegne luminose dismesse della città.

Ognuna di esse racconta una storia ed è una testimonianza storica. La maggior parte delle insegne sono esposte nel "The Boneyard", e offrono ispirazione per artisti, studenti, storici e progettisti.

Ci sono le insegne dei luoghi più famosi di Las Vegas e di fama mondiale come il Caesars Palace, Binions Horseshoe, the Golden Nugget, the Stardust.

La curiosità è anche che il museo è disponibile per un classico matrimonio stile Las Vegas!

  
www.neonmuseum.org

giovedì 30 maggio 2013

NEON | Fernando Prats - Gran Sur

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Fernando Prats
| Prats | Gran Sur | 2011 |
Fernando Prats è l’artista del Padiglione cileno della 54°Esposizione Internazionale D’ Arte - la Biennale di Venezia.

Il suo progetto “Gran Sur” è costituito da tre opere: un intervento sull’impatto dell’eruzione vulcanica a Chaiten (2008); varie parti che si riferiscono al terremoto che ha colpito le zone del centro sud del Cile (2010); e un’installazione con lettere al neon che riproduce l’annuncio che l’esploratore irlandese Ernest Shackleton avrebbe pubblicato, intorno al 1911, per reclutare uomini per la sua spedizione nell’Antartico.

Commemorando il centenario del mitico annuncio Prats ha piazzato sull’Isola Elefante lo stesso testo:

“Si cercano uomini per viaggio rischioso, bassa ricompensa, freddo estremo, lunghi mesi di oscurità totale, pericolo costante, dubbio ritorno sani e salvi, onore e merito in caso di successo”.

Il testo, che anticipa l’eroismo tanto quanto il naufragio, è stato anche collocato sulla facciata del Padiglione del Cile alla 54°Esposizione Internazionale D’ Arte - la Biennale di Venezia.

gran sur
| Fernando Prats | Gran Sur |
www.fernandoprats.cl

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